- Conferenza Episcopale Campana - Pontificie Opere Missionarie -
- Settore per l'Evangelizzazione tra i Popoli e la Cooperazione tra le Chiese -

Nuova Missionarieta'
foglio di collegamento tra le Diocesi della Campania

NEWS 2005: 09 Maggio 2005
Missione Regionale Campana, cinque anni dopo

- L'anno di Grazia 2000, segna l'inizio di un periodo, nel quale, nasce la necessita' pastorale voluta dai tempi, di annunciare il vangelo in un mondo che cambia.
E' il nuovo secolo che, nel primo quinquennio del terzo millennio, concretizza una forma evoluta di fare missione, in risonanza col tempo presente.

Le orme indelebili dei convegni missionari regionali annuali, del decennio precedente, di S.E. Mons. Orazio Soricelli, vengono ripercorse e consolidate, nella tradizione apostolica, con la linea pastorale innovativa della Nuova Missionarieta', voluta, tracciata e disegnata, da S.E. Mons. Pietro Farina, con l'itineranza dei convegni di Diocesi in Diocesi, nella realta' campana.
Forte dell'assioma di Sua Eminenza il Cardinale Carlo Maria Martini per il quale, "i valori di cui nessuno parla diventano dei non valori", giova il mettere in evidenza quel filo conduttore che collega, tra di loro, i pilastri principali, fino a diventare travi irrinunciabili di sostegno, al complesso edificio della missione.

A)in Piedimonte Matese, il 28 Dicembre 2000, il protagonismo di squadra, segna il passo, con Il tema portante dell'incontro, sull'argomento:"La missione della Chiesa nel Terzo Millennio" e "il documento della CEI sugli orientamenti pastorali del prossimo decennio". Da tale incontro emergono spunti di orientamento:

  • 1. i convegni devono sempre essere itineranti, al fine di istituire legami di cooperazione sul territorio;

  • 2. la forza pastorale "ad gentes" e la valenza missionaria della Campania come crescita di insieme;

  • 3. la formazione degli operatori missionari;

  • 4. l'importanza di rivalutare cio' che gia' esiste, in un'unita' di progetti a livello regionale;

  • 5. inaugurazione di uno standard, con l'implementazione in Campania del lavoro di squadra e protagonismo di gruppo.

    B)in Aversa, il 28 dicebre 2001, il generatore di santita' e il propulsore di mediazione, nella cornice del Beato Paolo Manna e S. Alberico Criscitiello, sboccia, sicuro e costante, il concetto di santita', come prerogativa irrinunciabile della missionarieta'. Cioe' la preghiera e l'adorazione sono la base della missione
    1. la santita' missionaria di Aversa, diventa il polo magnetico di attrazione, di tutte le bussole, in cammino verso la Parusia del Signore;
    2. il centro gravitazionale di TRENTOLA, germina il grande faro della notte dell'umanita', sublimata dal meriggio partenopeo;
    3. la missione si fa con le ginocchia in adorazione eucaristica;
    4. il vero missionario e' il Santo.


  • C)a Nola, il 27 Dicembre 2002, i confini del mondo giunti fino a noi, dominano il tema "Parrocchia realta' missionaria".
  • 1. ritorno alle sorgenti, cioe' al carattere della santita', per cui il vero missionario e' il Santo.

  • 2. recupero della teologia della grazia, per ridare voce a Dio, che si rivela nell'Eucaristia;

  • 3. riscoperta della apostolicita'

  • D)a Salerno, 30 Dicembre 2003, la concretizazione e cooperazione, e' capace di rivalutare l'importanza di cio' che gia esiste.
  • 1. nasce la federazione missionaria tra parrocchie, per dare piu' forza alla pastorale "ad gentes", e, spunto di modello anche per le diocesi, che potrebbero mettersi insieme, per un progetto comune, magari regionale.

  • 2. spunta il modello di mutualita', cooperazione e partenariato
    E)con Benevento, 28 Dicembre 2004, la pastorale integrata elabora il tema "Eucaristia:corresponsabilita' per una rinnovata missione. "Andate e predicate"… "fate questo in memoria di me", sono le parole di Gesu', DA CUI SCATURISCONO:
    1. Sintonia con il convegno missionario nazionale di Montesilvano;
    2. Corresponsabilita' e sensibilizzazione tra istituzioni pubbliche,private, civili e religiose del territori;
    3. Pastorale integrata per quanto concerne il rapporto tra Chiesa e territorio, per la riscoperta della Eucaristia e della domenica come giorno del Signore
    4. Sentita partecipazione attiva dei laici e loro riconoscimento nelle comunita'
    5. Grande incidenza delle encicliche, e, ricaduta sociale di quest'ultime nell'annuncio, da parte dei laici
    6. Per la prima volta , i laici, sono protagonisti principali dei risultati del convegno
    Pertanto:
    a) protagonismo di squadra di Piedimonte 2000,
    b) santita' e mediazione di Aversa 2001,
    c) Eucaristia e confini del mondo sino a noi di Nola 2002,
    d) concretizzazione e cooperazione di Salerno 2003,
    e) pastorale integrata ed Eucaristia di Benevento 2004,

    dimostrano che, "Annunciare il vangelo in un mondo che cambia",n. 5 e 6, Nota Pastorale C.E.I. per i primi dieci anni del Terzo Millennio, e' il filo conduttore che si rafforza fino a diventare treno d'onda principale, sul quale i vari convegni del trascorso quinquennio, hanno modulato e sviluppato le loro specificita'.
    Sul tracciato pastorale di S.E.Mons.Pietro Farina, nel trascorso quinquennio, emerge la importanza della Collegialita', come costante irrinunciabile per costruire l'evento del Terzo Millennio. Nella Collegialita', tipica della modalita' di governo della Chiesa da parte della C.E.I., nasce il protagonismo di squadra, nel concreto del quotidiano con:

  • la segreteria misionaria regionale
  • "Nuova Missionarieta'", Foglio di collegamento tra Diocesi e Istituzioni
  • Sito Internet www.pom.it/campania

  • Servizi interdiocesani

  • E' stata compiuta una raccolta statistica di dati con un campione di 13 diocesi su 25, per la valenza missionaria e la forza pastorale della Regione Campania; e, per quanto concerne l'elemento nuovo della collegialita', come espressione del Governo della Chiesa e dei vescovi, esso, non e'stato recepito con serenita', a tutti i livelli, regionale, diocesano, parocchiale:
    Come sequela pertinente, si evince che:
    1. e' risaltata con evidenza, la Regione Missionaria della Campania, altrimenti denominata Commissione Missionaria Regionale CEC/POM "che non e' proprieta' privata, di un gruppo, di una istituzione, di una ideologia o di una egemonia, con conseguente accumulo di cariche, incompatibili tra loro;
    2. e' stato messo stabilmente in luce, il dirompente problema di immagine verso il laicato in generale, con insostituibile chiarezza di etica e prassi, ancora tutta da costruire, anche sulla collaborazione e corresponsabilita'.
    In conclusione ci piace accostare la Commissione Missionaria Regionale Campana, all'immagine del "colombo viaggiatore", il quale, nella capacita' innata, tipica dei migratori, di sniffare e fiutare a 360 gradi i plurimi orizzonti, gira in cerchio sulla verticale del punto di lancio, e, si dirige poi sicuro sulla rotta, che, conduce decisa e, in modo retto, alla meta.
    Cosi', come il colombo viaggiatore, anche la Commissione Missionaria Regionale e' sul punto, di dirigersi sicura sulla rotta, quella che conduce, veloce, a destinazione, alla condizione irrinunciabile che,il protagonismo di squadra diventi realta' operante, della dinamica di gruppo, nella Regione Missionaria Campana. Edoardo Cantu'

    il 9 Maggio 2005



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