Dare una testimonianza in merito ad una esperienza vissuta, anche se per breve
tempo, in Africa, non e' cosa facile e tanto meno descrivibile, di certo e'
che quei momenti resteranno stampati nel mio cuore. Nel continente A fricano
come sappiamo si sta consumando una tragedia senza fine, 1.7000.000 morti,
soprattutto da civili, in 22 mesi a causa guerra.
E' successo nella zona orientale della Repubblica Democratica del Congo.
La stessa citta' di Bukavu e' circondata da un territorio distrutto dalle
scorrerie dei militari e paramilitari e vive il rischio reale di essere
attaccata .Per i piu' , giovani, delusi per il comportamento degli U.S.A. e
degli altri paesi occidentali e pressati dalle condizioni di sempre maggiore
miseria, e' forte la tentazione di passare alla lotta armata, per procurarsi
da vivere e "liberare" il Paese.
Nel conflitto in Congo sono coinvolti 9 Stati Africani.. Roberto Garreton
,relatore generale dell'O.N.U. , ha scritto:"il territorio della Repubblica
Democratica del Congo si trova sconvolto non piu' da un solo conflitto , ma da
molti, alcuni dei quali a carattere interno, altri con dimensioni
internazionali.
Tutto nel disinteresse generale, come se' il fatto non esistesse.. Nonostante
la dignita' della sua gente, nonostante la sua ricchezza economica e culturale,
oggi l'Africa sta morendo. e lancia un grido, sperando che qualcuno
ascolti.
Ringrazio Mons..Andrea vece per avermi dato l'opportunita' di poter toccare
con ,mano alcune delle tante realta' che penetrano nel cuore dell'Africa; ed
una lode va a lui che con amore, coraggio e perseveranza sta tentando di
rispondere a questo grido di tante voci ,soprattutto di quelle dei bambini
africani, adoperandosi alla costruzione di una grande parrocchia, Mugogo, con
rispettive dieci cappelle e scuole, un dispensario ed un presbiterio.
Don Andrea ha risposto positivamente a questo grido di poverta' e di bisogno e
cerca nel suo impegno di avvicinare anche altri confratelli, sacerdoti e
laici, ad essere piu' sensibili alle necessita' di coloro che sono stati meno
fortunati.
Sarebbe bello se questo progetto di Mons.Vece, riuscisse ad accendere i fari
sull'Africa, a partire da Bukavu, ed in special modo dalla Parrocchia di
Mugogo ,"l'Amani (pace) della montagna" come e' solito chiamarla don Andrea,
per far si' che questa realta' possa essere assunta a paradigma della tragedia
della guerra, ma anche della forza della non violenza laddove la si pratica
ed alla volonta' di pace di tutto il Sud del mondo, oppresso da un centinaio di
guerre, provocate, in un modo o nell'altro,dall'avidita' crescente del Nord
del mondo.
Che l'esempio di Mons.Andrea Vece susciti nuovo fervore e desiderio di
rendersi utili soprattutto li' dove c'e' ne' pi u' bisogno e dove il volto di
Cristo sofferente interpella in modo radicale
Grazie Africa! Grazie Don Andrea!