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- Settore per l'Evangelizzazione tra i Popoli e la Cooperazione tra le Chiese - Nuova Missionarieta' foglio di collegamento tra le Diocesi della Campania Edizione sperimentale Gennaio 2002 Commissione CEC/POM numero uno (a cura della Segreteria Missionaria Regionale) |
E' una figura appartenente alle affinita' del Cantico delle Creature di S.
Francesco, a cavaliere tra il XII e il XIIImo secolo. Andrebbe ottimalmente
raccordata e, avvincentemente, approfondita come modello sovrapponibile
all'indole etnica di oggi. Consideriamo che i contenuti del Foglio di
Collegamento son destinati prevalentemente agli operatori missionari della
chiesa campana, addetti ai lavori.
Essi devono saper coinvolgere, con entusiasmo, lavorando gomito a gomito, le
forze della mondialita', oggi in campo, nella Campania. E' un impegno
delicato, permanente, talvolta sofferto e poco capito. Il protagonismo
individuale, radicato nell'indole umana, ha bisogno di evolvere, a marce
forzate, verso il protagonismo di gruppo. Non e' facile, ma la pace lo esige.
Non e' uno scherzo, ma l'unita' ne e' assetata. Si rinuncia al protagonismo
individuale, per il protagonismo di gruppo, quando gli ideali ci sostengono
ogni giorno, nonostante le difficolta'.
Se un intero paese ha dedicato al Beato Giovanni un monumento specifico,
significa che, a furor di popolo, egli riveste una importanza, che non si puo'
liquidare in fretta e furia, con toccata e fuga.
Significa anche che all'unanimita' il paese di Montecorvino, oggi, ha varato
l'inaugurazione della dinamica collettiva ed omogenea per onorare un
proprio concittadino. Vuol dire altresi' che la Campania ha in se il
codice etnico del protagonismo di insieme, che va comunque sollecitato ad
emergere alla ribalta delle abitudini missionarie.
E' vero che, a prima vista, ci sarebbe piu' vicino il P. Manna Beato, in
quanto contemporaneo. E' altrettanto vero, che il Beato Giovanni da
Montecorvino e' onorato della contemporaneita' del presente
storico.
Sempre vivente ed attuale nella Storia della Chiesa, egli ci e' molto vicino,
non solo nei contenuti della sua vita, ma, anche, e, per il coinvolgimento
della cristianita' d'occidente, del francescanesimo, nella evangelizzazione
dell'Estremo Oriente.
Lascia la sua indelebile impronta nella Storia della Chiesa, nelle Fonti
Storiche Francescane e nel modello evangelizzatore di non pochi istituti
missionari di oggi, dando lo spunto allo stesso P. Manna, di ricalcarne le
vestigia fino alla gloria degli altari. La realta' odierna della Campania, ci
offre importanti stimoli di approfondimento, risalenti alle fonti del presente
storico, la dove a ridosso dei tempi si perpetua la sorgente di Via Verita' e
Vita, come grande modello di aggregazione, nell'unita' e nella pace, nel
protagonismo di squadra, nel quale risiede la forza dell'unita', con il
superamento dell'individualismo.