Quando Missione fa rima con amore. E' questo lo slogan, se vogliamo chiamarlo così, che fa da sfondo ad un progetto di pace, fede e fraternità, che ha lo scopo di dare senza ricevere.

Si chiama COMIS, e vede coinvolte più parrocchie, che insieme contribuiranno a rivitalizzare la vita cristiana di alcune comunità. Rivitalizzare, si, o anche rianimare luoghi e terre dove, la vera luce, è nascosta dalle ombre.

Là dove c'è bisogno di sapienza, di cultura, di aiuto quotidiano ; là dove c'è bisogno di portare ciò che manca. Quindi fondare scuole, dispensari medici, casette in muratura; ed ancora, piccoli acquedotti, aziende agricole, e quanto altro ancora è utile a creare una vita sociale degna del nome .

Le terre coinvolte, saranno quelle della Tanzania, dove in realtà, è già nata la diocesi della Kahama, e dove a breve verrà fondata un'altra parrocchia. E poi la Zambia, l'Africa Equatoriale, la Repubblica Democratica del Congo,l'Asia. Insomma, quelle terre del mondo che hanno bisogno di ricevere ancora tanto, affinchè i bambini ,gli adulti e gli anziani del posto, possano sorridire alla vita giorno dopo giorno .

La neonata Federazione Missionaria, voluta dal Vescovo della Diocesi, vedrà riunite più parrocchie, tra loro foderate. Si farà appello ad una raccolta di offerte, che avverrà in una domenica dell'anno da stabilire,e si usufruirà dell'ausilio degli animatori missionari della COMIS. La somma raccolta, sarà poi devoluta per i due terzi per le missioni, e un terzo resterà per le necessità della parrocchia foderata . I parroci, dal canto loro, si impegneranno a promuovere, nelle forme ritenute più opportune, l'adozione a distanza dei ragazzi delle missioni .

E' questo un impulso nuovo, uno stimolo alla sensibilizzazione, un modo per far crescere un mondo che, ultimamente, sembra non più in grado di dare incondizionatamente .

" La Missione di Cristo Redentore, affidata alla chiesa, è ancora ben lontana dal suo compimento ", scrive il Papa Giovanni Paolo II nell'Enciclica Redemptoris Missio, che, nella stessa, lancia il suo appello: " Sento giunto il momento di impegnare tutte le forze ecclesiali per la nuova evangelizzazione ...". Aprire le porte, il cuore e la mente, così da poter davvero diventare " matite nella mano dell'ingegnere del mondo che è il Signore ".Disegnare un disegno di pace, dove vi siano solo colori e sorrisi, dove vi sia solo amore e pace, dove vi sia, per quel che è possibile, il segreto per trasformare il dolore in felicità, il pianto in sorriso, così da far germogliare i semi piantati da Cristo.